No al profitto e alle intimidazioni!!!

Le operatrici di Cologno Monzese hanno indicato la via a tutte le operatrici e operatori delle RSA gestite dalla Fondazione Mantovani,  quale è la strada giusta da seguire !  Contro le scelte della Cooperativa Sodalitas Victoria,   che  è la figlioccia  della Fondazione, di diminuire le ore giornaliere,  riducendo i riposi mensili alle operatrici, risparmiare sulla  mensa, perché dopo 6 ore lavoro il turno finisce e si torna a casa, di aumentare i carichi di lavoro e di ridurre  la loro sicurezza oltre a quella degli ospiti,  si sono mobilitate con coraggio e con forza.

Nella RSA di Cologno la maggioranza ha dimostrato il proprio  dissenso a questa riorganizzazione, partita come un pesce il primo di aprile,  e siamo intenzionate a continuare  lotta fino in fondo. Ne ci  spaventa  il fatto che alcune colleghe hanno deciso di passare dalla parte del “padrone”, i  krumiri/re e chi si vendono, tradendo i propri interessi di classe, è piena la storia del movimento operaio,   ma qui la faccenda è veramente strana, queste operatrici, alcune iscritte  al nostro sindacato, condividevano le scelte e le lotte di tutte, per passare poi a manifestare  la propria fedeltà al senatore Mantovani,  in disaccordo con quanto condividevano prima.  Non si capisce se in riferimento al commisariamento di una RSA   ad Arconate nella galassia del senatore, o solo al fatto che difendere gli interessi delle operatrici, loro colleghe e degli anziani,  sia offensivo per il politico in questione.

Tutta la nostra comprensione, con molta rabbia,  alle colleghe che sono state intimidite dai dirigenti e fatto delle scelte molto discutibili.  Non possiamo essere solidali con un’altra operatrice, extracomunitaria,   che in uno scritto,  postato nella pagina del sentore Mantovani dichiara : io J… mi dissocio da quanto si è detto sulla nostra struttura….. che viene dipinta in modo falso, poi dice che : si c’è stata una ridistribuzione delle ore, ma gli ospiti continuano ad essere curati bene, aggiunge che i parenti sono stati avvisati e tutti hanno capito che stiamo agendo per il bene dei loro cari.

Una lavoratrice che accusa le sue colleghe di essere bugiarde perché è seriamente preoccupata di perdere il posto di lavoro, è passa dalla parte del padrone,  questo non è solo il prodotto della paura ma uno schieramento politico a destra, contro chi veramente garantisce con empatia e professionalità l’assistenza agli ospiti ricoverati senza mai abbandonare i reparti.  Le colleghe che secondo lei sbagliano,  si battono anche loro per mantenere il posto di lavoro,  ma vogliono farlo con dignità e in  armonia con le esigenze degli ospiti e dei parenti.

Ricordiamo alla nostra collega,  che fa sue  le posizione della cooperativa,  che non tutti i parenti sono d’accordo con le scelte della società e che mettere a letto gli anziani alle 11,30, così colazione e pranzo, cena,  a letto,  lasciarli con una sorveglianza ridotta per 3 ore al giorno per tutti i giorni,   non vuol dire difenderne la dignità, e nessun parente può essere d’accordo. Negare che la riorganizzazione nasce dal bisogno di risparmio e come sappiamo :quando si deve risparmiare tutto passa in secondo piano sia  gli interessi delle operatrici ed i bisogni degli anziani, altro che balle!

Istituire la famosa “stanza degli abbracci”,  finalmente, per far incontrare in sicurezza ospiti e parenti, dimostra che le rivendicazioni servano anche se scontentano senatori e coordinatori.  Anche per questo il  nostro accorato appello è rivolto alle operatrici/ri  di Cologno e di Busnago, le quali, queste ultime,  stanno pagando con le ferie coatte i mancati guadagni della società;  in modo da ragionare allo stesso modo e schierarsi tutte/ti uniti contro la logica del profitto e contro la riduzione dei nostri diritti perché al peggio non c’è mai fine.

Dobbiamo creare un fronte unico di lotta;  tutti,  le operatrici e gli operatori delle RSA  della Fondazione Mantovani ,  contro la politica del risparmio ad ogni costo, contro  le intimidazioni che  responsabili e coordinatori, aiutati da dottoresse che  dovrebbero occuparsi della salute e della quiete mentale degli ospiti e delle operatrici, che si permettono così di esercitare le loro  autorità per spaventare e  intimidire chi non si disciplina alle nuove regole.

Mobilitarsi insieme ai parenti per mettere in primo piano i bisogno degli anziani bisognosi e per rivendicare con forza i diritti delle lavoratrici, la dignità del lavoro e la libertà di organizzarsi.

Ci fermeremo quando la Fondazione con la Cooperativa,  rispettarà le volontà e i diritti delle operatrici e i bisogni degli anziani !!

Manteniamoci  pronte/ti  per presidiare il comune di Cologno e quello di Busnago,  per denunciare i politici corrotti  e far sapere ai cittadini che

sulla salute della persone e sulla qualità della vita degli anziani e sugli interessi delle    lavoratrici/ri  :

 

 NESSUNO   ENTE PUBBLICO O PRIVATO CHE SIA   PUO’    SPECULARE !!

 

  • NO ALLA RIDUZIONE DELLE DI 3 ORE PER NUCLEO A  COLOGNO MONZESE !
  • BASTA FERIE COATTE  A   BUSNAGO !!
  • VOGLIAMO LA  MENSA  O  IL TICKET PER IL BUONO PASTO !!
  • NO ALL’AUMENTO DELLA RETTA E ALLA DIMINUZIONE DELLE ORE DI ASSISTENZA !!
  • PARTECIPIAMO CONVINTE ALLE INIZIATIVE SINDACALI DELLO SLAI COBAS !
  • SI ALL’AUTORGANIZZAZIONE !! 
  • VIVA IL PRIMO MAGGIO !! VIVA LA LOTTA  DI TUTTE LE  LAVORATRICI/RI   SENZA DIVISIONI !!  

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