Allarme covid in comune: decine i lavoratori contagiati

Il virus dilaga tra i dipendenti comunali: un morto e più di 1000 i lavoratori coinvolti dagli effetti dall’epidemia nelle ultime settimane. La determina di stop al lavoro agile del 22 settembre e le sezioni-pollaio. Raffica di chiusure e infezioni ai Servizi Infanzia.
Milano 11 novembre 2020: il 9 novembre si è svolto l’ultimo incontro del ‘Tavolo Covid’ con i delegati per la sicurezza in cui l’amministrazione ha raccontato sia le sue difficoltà nel gestire la crisi ma anche la sua capacità nell’affrontarla. Al solito è stata richiesta grande collaborazione alle organizzazioni sindacali, collaborazione mai mancata in questi mesi, tanto che è difficile capire dove finisce la direzione amministrativa e dove iniziano le organizzazioni sindacali.

Proviamo profonda delusione nell’assistere a tutto ciò: ‘errare umanum est, perseverare, diabolicum’, oggi l’effetto sorpresa è zero e ci troviamo in una situazione più difficile di quella del marzo scorso. I provvedimenti del direttore generale ostili al lavoro agile, emanati lo scorso 22 settembre, hanno facilitato la diffusione del virus: dal 5 ottobre ad oggi sono stati più di 200 i colleghi contagiati, alcuni dei quali in forma grave, e un morto nella Polizia Locale. Sul tema, il 5 novembre, la Polizia Locale tramite una conferenza stampa ha comunicato i dati sul contagio nel settore, parlando di 33 positivi e 105 in isolamento. È chiedere troppo analoga trasparenza per tutto il Comune di Milano? L’amministrazione ha comunicato che le positività Covid corrispondono al 3% del personale, dalle 400 alle 450 persone a cui si aggiunge il 7% del personale in isolamento fiduciario, ovvero circa 1.000 unità, l’8% circa del totale dei 13.500 dipendenti.
Permangono servizi che devono essere garantiti in presenza: su questi va ripristinato il tracciamento allargato a più persone. Servono tamponi celeri: non deve essere il lavoratore a preoccuparsi di tempi, luoghi e costi. Abbiamo bisogno di sanificazioni veloci anche nei casi di dubbia positività: non è possibile attendere l’esito di un tampone e nel mentre continuare a far circolare il virus.
Tutti gli sportelli in presenza e tutti i tipi di esposizione al pubblico, dovrebbero avere in dotazione, così come avviene a Poste Italiane, mascherine ffp2, e ingressi maggiormente contingentati.

Educazione e Polizia Locale: Direzioni in Emergenza

La Polizia Locale e la Direzione Educazione registrano numeri di contagiati preoccupanti. Una serie di assemblee del personale indette per far luce sulla reale situazione sanitaria all’Infanzia, lo scorso 5 novembre sono state messe a tacere da quest’amministrazione. Una lesione grave delle libertà sindacali, un ulteriore atto repressivo che segue alla sospensione di un delegato sindacale rsu nello scorso settembre. Focolai sono presenti in via Bernina, Direzione Urbanistica e in Largo De Benedetti, mentre il protocollo infanzia sottoscritto lo scorso 30 luglio dalle sigle sindacali maggioritarie è una delle cause delle oltre 250 educatrici contagiate e delle oltre 100 sezioni chiuse da settembre ad oggi, visto che prevede un rapporto numerico pericoloso di fino a 25 bambini privi di mascherina e una educatrice. Le educatrici, incredibilmente, non sono dotate di mascherine FFP2 e sono costrette a lavare a casa il grembiule fornito in dotazione dall’Amministrazione, veicolo di contagio vista la possibile contaminazione da particelle virali.
Sul personale ausiliario occorre richiedere il ripristino del vecchio articolo 87 sull’esenzione al lavoro in presenza in modo da coprire la maggior parte del personale ausiliario, la parte più fragile del comune di Milano con decine di categorie protette, invalidi e leggi 104.

Smart working? Non per tutti

Sul personale in lavoro agile, rimane il problema dell’assenza di un accordo specifico sul tema, per resta priva di regole e tempi certi la distribuzione di strumenti di lavoro, come PC e connessioni. Sul buono pasto, opinione dell’ARAN e del Dipartimento della Funzione Pubblica è che la decisione sia rimessa esclusivamente alle autonome scelte organizzative e gestionali di ciascuna amministrazione. Vanno attivati i buoni pasto per tutti i lavoratori dell’ente, sia in presenza che in lavoro agile.
Le condizioni di fragilità, stabilite dal medico competente, sono concesse con molta parsimonia, esponendo centinaia di lavoratori a notevoli rischi nel tragitto casa-lavoro.

Conclusioni

Se nel marzo scorso c’era l’attenuante dell’effetto sorpresa, oggi questa giustificazione non esiste più. I servizi sono stati erogati in continuità perché i lavoratori han messo a disposizione della città la propria strumentazione e le proprie mura domestiche e l’amministrazione si è limitata ad implementare un applicativo già in dotazione. Questa volta è primo nostro Dovere evitare di far precipitare la nostra città in un disastro sanitario, tramite l’attività sindacale dalla parte dei lavoratori. L’attività censoria di Risorse Umane nei nostri confronti ed il continuo tentativo di limitare la nostra scomoda attività sindacale non ci fermeranno.

Le nostre richieste:

  • Revoca Protocollo Sicurezza Infanzia con sezioni-pollaio da 25 bambini;
    Giorni di lavoro da casa anche per chi oggi ne è escluso;
  • Creazione di sezioni/Bolla da non più di 12 bambini nei nidi e nelle scuole d’Infanzia;
  • Dotazioni di FFP2 per tutti i lavoratori in presenza;
  • Tamponi bisettimanali per le categorie più esposte come Polizia Locale, Educatrici, Sportelli Servizi al Cittadino, Anagrafi e Sportelli Funebri, Ispettori Mercati, Politiche Sociali, Centri Diurni Disabili.

RIVOLGITI AI NOSTRI SINDACATI PER SEGNALAZIONI CONTAGI,
RICHIESTE SMART WORKING, ESENZIONE LAVORO IN PRESENZA,
VISITA MEDICO COMPETENTE, CERTIFICAZIONI DI FRAGILITÀ,
RICHIESTE DI PC E CONNESSIONE

f.i.p. 13/11/2020

Sial Cobas – Slai Cobas

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